Si tratta di voci che devono essere ancora confermate ufficialmente, ma pare proprio che abbiano più di qualche fondamento.
La White Gallery |
Cominciamo dalla White Gallery. Come affermato in un recente articolo apparso sul Messaggero (http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/museo_shoah_roma_villa_torlonia_marino/notizie/882205.shtml), pare che il famoso lyfestore dell'Eur chiuda entro breve per lasciare posto al museo dell'Olocausto. Che il grande concept store non abbia mai decollato è confermato dal fatto che non hanno mai trovato realizzazione i previsti reparti dedicati al design e al food. Sarà stata la location troppo lontana dalle rotte turistiche (a Roma i turisti rappresentano una grossa fetta dei compratori di alto livello) sarà la scarsa pubblicità fatta al negozio, ma sta di fatto che è già stato chiuso il secondo piano (la sartoria è stata accorpata al reparto classico) e l'assortimento complessivo è stato visibilmente ridimensionato.
Un negozio Uniqlo |
Stessa sorte pare debba toccare al grande store di Gap di Via del Corso che nei prossimi mesi dovrebbe essere sostituito da Uniqlo, il colosso giapponese dell'abbigliamento.
Staremo a vedere.
Marcosasi
These are items that have yet to be officially confirmed, but it seems that they have more than a few foundation.
Let's start from the White Gallery. As stated in a recent article that appeared on the Messaggero, it seems that the famous lyfestore Eur will close shortly to give way to the museum of the Holocaust. What a great concept store has never taken off is confirmed by the fact that they never found the expected realization departments dedicated to the design and the food. It must have been the location too far away from the tourist routes (in Rome tourists are a big chunk of buyers of high-level) will be the lack of publicity given to the store, but it is a fact that has already been closed on the second floor (the tailoring was merged department classic) and the overall range was visibly reduced.
The same fate seems to have to touch the big Gap store on Via del Corso that in the coming months should be replaced by Uniqlo, the Japanese clothing giant.
We'll see.
Marcosasi
Peccato per la white gallery
RispondiEliminaTriste fine ahimè preannunciata, magnifico e ricercato spazio troppo spesso deserto. Sicuramente ciò era dovuto alla location troppo defilata dai consueti circuiti dello shopping. La vicenda suscita inoltre una riflessione sulla pianificazione culturale ed in generale sull'amministrazione di questo nostro irrecuperabile paese. Un progetto risalente al 2006 riguardante villa torlonia totalmente stravolto e ridimensionato
RispondiEliminaRiflessione amara, ma veritiera purtroppo...
RispondiEliminaMah, ......all'Eur hanno sempre circolato starne voci intorno alla W.G.....se volevano veramente vendere, avrebbero ben saputo come pubblicizzare la loro attività, cosa che invece non hanno mai fatto. Chi c'è andato è stato solo grazie la passa parola.Strano, no ??? Ancora altri rumors dicono che sono ben tre anni che non pagano affitto......Una strana attività.
RispondiEliminaEffettivamente neanche io ho mai visto un gran pienone e mi sono sempre chiesto come facessero a sopravvivere...
RispondiEliminaSopravvivevano senza pagare i fornitori, le utenze e gli affitti. In conciliazione hanno pagato quattro soldi e via.
RispondiEliminaPerché ci deve essere tanta cattiveria in giro nei confronti del sig, cesetti, è stato l'unico imprenditore del lusso , rispetto ai soliti ebrei del commercio a creare un polo lusso, unico...poi la crisi e tanti che avendo i soldi chiedono sempre gli sconti miei cari, poi a roma non c'è gente di classe, che capisce la moda.....e fanno stile tutti uquali , zero personalità. Capiscono solo le marche commerciali,
RispondiEliminaCondivido la riflessione sulla clientela romana, spesso conformista e tradizionalista...per questo motivo bisognava puntare sui turisti di alto livello scegliendo una location magari più piccola, ma meno defilata...
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