giovedì 16 ottobre 2014

Pompi a Via Albaloga. Chiude o non chiude??


La notizia della chiusura di Pompi, il regno del tiramisù a Via Albalonga è diventato il tormentone degli ultimi giorni e ha suscitato una marea di polemiche. La motivazione dall'azienda è quella che suscita le maggiori, diciamo così, "perplessità" in quanto attribuisce il calo degli incassi ai lavori effettuati dal Comune in Via Albalonga che di fatto hanno posto fine ad anni di sosta selvaggia, caos e inciviltà.
Viene a questo punto da domandarsi se è giusto che il successo di un'attività commerciale debba accompagnarsi alla creazione di fatto di "zone franche" in cui si può tranquillamente violare il codice della strada, il decoro urbano e la civiltà!?? Ricordiamo che il locale in questione si trova a 50 metri dalla linea A della Metropolitana e, quindi, non si può certo dire che non ci siano alternative alla sosta selvaggia in doppia e tripla fila. Ma siamo a Roma e questo tipo di comportamenti è considerato assolutamente "normale". Basti pensare agli ingorghi che si creano tutte le mattine a causa delle macchine che si fermano dove capita per fare colazione (v. Er Pozzo del gelato in Via Newton tanto per fare un esempio). A giudicare dai tantissimi commenti negativi che tale iniziativa ha suscitato, viene da pensare che quella di Pompi, che ormai sembra sempre più una provocazione priva di qualsiasi fondamento di verità, finirà per ritorcerglisi contro.
Marcosasi    

3 commenti:

  1. Pompi meriterebbe proprio di chiudere, in primis per il crollo qualitativo del suo prodotto principe avvenuto negli ultimi anni. Inoltre nessuno può permettersi di dire, come lui ha fatto, che la colpa è di chi (finalmente) ha fatto valere le regole del codice della strada. Avrebbe fatto un bellissima figura se invece avesse chiesto che queste regole fossero applicate a tutti, indistintamente. E' sempre la solita limitatezza mentale di troppi commercianti romani, come avvenuto nel caso dei tavolini illegali a piazza navona: i commercianti sono scesi in piazza per protestare non perchè le regole anti abusivismo erano state applicate solo contro di loro (e quindi la richiesta doveva essere "legge uguale x tutti"), ma perchè potessero continuare nei loro abusi, altrimenti non avrebbero guadagnato abbastanza. A piazza navona, poi, figurarsi.

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  2. Credo che da quando è uscita questa notizia Pompi abbia avuto la peggior pubblicità possibile, la reazione che c'è stata dimostra almeno una presa di coscienza da parte della maggioranza dei cittadini. Forse le regole aiutano tutti e non solo il signor Pompi a vendere il suo tiramisù che comunque non è niente di speciale.

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  3. Ribadisco...Pompi, peccando di presunzione, ha ottenuto l'effetto contrario e si è dato la zappa sui piedi! Personalmente non credo che chiuderà e tutto tornerà, si spera!, nell'alveo della normalità...

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